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Susanna Gristina

Tendenza cravatta 2016. Protagonista indiscusso: il colore!


Cravatte Korai x Kente

Nell’universo maschile c’è un accessorio che da sempre esprime lo stile di chi lo indossa: la cravatta. Una striscia di tessuto legata attorno al collo che, tuttavia, ha fatto la storia della moda uomo. E nel 2016 va di moda coloratissima. Pitti Uomo lo ha sancito. Ma da dove nasce questo accessorio che contraddistingue per eccellenza il look maschile?


Di origine antica, la “cravate”, come la definirono i Francesi, si presenta al collo dei cavalieri croati assoldati da Luigi XIV come una sorta di sciarpa lunga annodata al collo (la “sciarpa croatta”, poi “croatta”, da cui deriva il nome odierno dell’accessorio). Di tessuto comune per i soldati, di mussola o di seta per gli ufficiali, già allora la sua stoffa faceva la differenza ed era nota distintiva di chi la portava. Così come il modo di annodarla.

La storia della cravatta per immagini

Racconta Voltaire che, nel Settecento, persino i principi francesi, chiamati bruscamente alla battaglia di Steinkerque contro gli anglo-olandesi di Gugliemo III d’Orange, passarono in fretta e furia le loro cravatte di merletto intorno al collo “con molta negligenza”. La cravatta da allora detta "annodata alla Steinkerque", e cioè semplicemente incrociata o annodata mollemente e fissata ai lembi in un'asola della giacca o su un lato con una spilla, furoreggiò ovunque tra ‘600 e ‘700 e lo “stiricherchen” (così veniva chiamato) fu indossato da uomini e donne, inaugurando uno stile casual, certamente innovativo per quei tempi.


Da semplice sciarpa in finissimo lino e ornata di pizzo e tulle, o in seta annodata a fiocco, a fine '700 la cravatta diventa più larga e va arrotolata più volte attorno al collo, annodata davanti con le estremità più corte e pendenti. Lunghissime sono invece le cravatte degli anticonformisti dell'epoca della Rivoluzione Francese, da avvolgere innumerevoli volte al collo. La cravatta, per lo più bianca, si tinge di nero a metà Ottocento, per poi aprirsi, con l'affermarsi dell'abito scuro, alle più svariate palette di colori, su camicie dal collo inamidato, alto e rigido. ​​


La cravatta nei primi del 1890

Oscar Wilde indossa una cravatta appuntata con nodo a Ruche (fine '800)

Dal four-in-hand al Windsor al mezzo Windsor al balthus sino al St. Andrews, oggi si contano ben 85 modi di annodare questo intramontabile capo di abbigliamento, che non ha mancato in alcuni periodi persino di insinuarsi anche nell'armadio femminile e che dall'appuntamento quotidiano alla occasione più elegante si è presentata sempre come dettaglio di stile: righe, pois, fantasie minute, sete, cotoni, lini e maglie nelle versioni tricot.

Giovani donne indossano la cravatta maschile. Illustrazione pubblicitaria per Arrow shirt collars, 1907.

Ma la creatività nella moda non si esaurisce di certo. Se finora sembrava di avere visto veramente cravatte di ogni genere e foggia, ci sbagliavamo. Pitti Uomo, la manifestazione più importante della moda maschile mondiale, quest'anno ha elevato la cravatta ad accessorio di tendenza in assoluto, al punto da riversare righe regimental e tagli sartoriali tipici di questo accessorio su giacche, pantaloni ed altri capi di abbigliamento maschile. Foderate o sfoderate, strette o molto larghe, miste a tessuti denim, con fantasie e forme nuove, segnano con quel tratto tipico dell’eleganza maschile lo stile classico e sportivo, urban e casual.


Se l'ottimismo del colore sarà la cifra stilistica del 2016 che contraddistinguerà la produzione di cravatte, insieme all'inconfondibile taglio sartoriale made in Italy, sarà l'anno delle cravatte Korai x Kente, realizzate con un tessuto unico con la preziosa sapienza manifatturiera dell'Antica Cravatteria Uno. Sartorialità d'eccellenza made in Sicily unita alle straordinarie ed accattivanti geometrie e ai colori pieni del sole dell'Africa del tessuto Kente.

Cravatte Korai x Kente

Cravatte Korai x Kente

Cravatte Korai x Kente

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